giovedì 19 marzo 2009


Un immenso tesoro nascosto sotto il deserto di sale della Bolivia
di Francesca Casafina

Un'immensa distesa bianca sotto un sole inclemente. Un enorme lago di sale che restituisce allo sguardo una luce accecante. Impossibile togliere gli occhiali da sole a meno che non si distolga lo sguardo dal blocco di sale per doluirlo nell'esplosione di azzurro sopra le nostre teste. La distesa salata di Uyuni è la più grande riserva mondiale di sale. A pochi chilometri c'è la città di Potosì, capitale dell'omonimo dipartimento. L'argento che riempiva i forzieri europei nel XVI secolo veniva estratto qui, dalle vene nascoste del Cerro Rico di Potosì. Intorno le ande, giganti rugosi dalle cime imbiancate. Faccio fatica a respirare. L'aria è pesante a oltre 3500 metri di altezza. Fatico a credere che sotto i miei piedi ci sia la riserva di litio più grande mai scoperta. I nostri computer e cellulari sono fatti di litio: scavando appena un metro sotto il sale, qui a Uyuni, in un paesaggio che sembra lunarec'è il 50% di tutto il litio presente sul nostro pianeta. Mica male per un paese che possiede anche petrolio, minerali e gas naturale. Chiedo a Herman che mi fa da guida che cosa ne pensa di questa storia del litio, mentre visitiamo una delle tante officine a cielo aperto dove si raccoglie e si lavora il sale. Mi dice che ormai non c'è problema perchè c'è Evo al governo. Già perchè dopo secoli di sfruttamento selvaggio dei loro tesori i Boliviani hanno quasi imparato a diffidare di una natura tanto generosa. Sanno che la ricchezza può essere una maledizione per un paese che non è in grado di sfruttarla. Ma il ministro boliviano delle miniere Alberto Echazu ha già dichiarato che sarà la Bolivia a decidere dello sfruttamento del litio e che non si limiterà a fornire la materia prima alle multinazionali del settore: "...lo sfruttamento secolare delle nostre risorse è finito" ha detto il ministro in un'intervista alla Bbc. Rimane però il problema della mancanza di infrastrutture, anche se il governo boliviano si dice pronto a investire oltre 5 milioni di dollari in un progetto pilota per l'estrazione e il trasporto del minerale. Sicuramente imprese straniere interverranno per facilitare l'avvio di un'industria stabile del litio ma, anche considerando il trend di crescita del minerale previsto sui mercati mondiali nei prossimi anni, la Bolivia è decisa a mantenere un ruolo attivo fino in fondo. Anche perchè, va ricordato, il litio potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella costruzione delle batterie per automobili elettriche, in previsione dell'esaurimento delle riserve petrolifere previsto per i decenni a venire. Un bel terreno di prova per Morales, non c'è dubbio. E una speranza di riscatto per una terra da sempre depredata e offesa. Herman mi dice di affrettarmi perchè comincia a fare troppo freddo. Qui è la natura a dettare i tempi e gli spostamenti.Se il vento dice che è ora di andare, bisogna andare.

Nessun commento:

Posta un commento